Le Chiese di Pradamano

15.01.2023

 

CHIESA DI SANTA CECILIA

Posta davanti all’ottocentesca Villa Giacomelli, su un sedime rialzato, la chiesa di Santa Cecilia risale al XV secolo.

Fu riconsacrata nel 1709 dal Patriarca Dioniso Delfino, ampliata nel 1779-1784 dall’architetto Luca Andrioli jr., per essere oggi la parrocchiale di Pradamano.

Il terremoto del Friuli del 1976 arrecò alla struttura alcuni danni, che vennero sanati tra il 1989 e il 1992 su disegno dell’architetto Guido Giacomelli.

La facciata è a capanna e presenta il portale timpanato, sopra di esso una finestra semicircolare murata e, a coronare il tutto, il timpano triangolare caratterizzato da una modanatura e all’interno del quale si apre un oculo.

Al suo interno conserva opere di pregio

 settecentesche come i dipinti con scene allegoriche del soffitto, le grandi tele della Crocifissione e della Santissima Trinità e Santi del pittore e violinista udinese Giovanni Domenico Ruggieri, l’ottocentesca pala di Santa Cecilia, di Giovanni Battista Sello e le decorazioni novecentesche di Giuseppe Barazzutti.

 

 

CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA

Nel cuore del borgo di Lovaria si affacciano il complesso monumentale di Villa Merlo Dragoni e la Chiesa di San Giovanni Battista. Fondata anticamente come chiesetta campestre, fu ampliata e consacrata nel 1596, mentre nel 1724 subì un rifacimento ricordato in facciata.

Al suo interno sono presenti opere su tela di pittori veneti, donati dai conti Caimo-Dragoni, l’affresco della Santissima trinità sul soffitto e la Via Crucis del 1880-1881 dell’udinese Lorenzo Bianchini. Il Bianchini fu pittore dedicato all’arte sacra e apprezzato per la sua pittura di facile comprensione e rispettosa dell’iconografia tradizionale.