Vagolâ

23.03.2019

Vagolâ (errare, perdersi) di Trop G.A.S.  

Il lungo vestito di seta mosso dal vento scivola sulle chiare travi di un pontile sperduto.
Gloria non sa come è arrivata fin lì. Cammina e tocca il ruvido legno con la mano, spinge una porta per svelare una grande piazza. Tutto gira attorno velocemente ma lo sguardo dal cielo la trasporta in un molo, poi un ponte. Un colpo di vento ancora muove i capelli, un battito di ciglia: si erge un imponente chiesa di pietra candida come il sole che abbaglia, Gloria toglie la mano dagli occhi accarezza stupita le foglie verdi dei vitigni. Corre velocemente tra i filari che si trasformano in merli ghibellini di un castello arroccato. Come un sipario di un teatro si apre e i suoi occhi stupiti ammirano un tramonto nella laguna di colori. Gloria non sa come è arrivata fin lì, su quel pontile. Ma di sicuro sa che è un sogno fantastico.