Di autentica fattura romana, il Ponte Romano è tra le più antiche costruzioni presenti sul nostro territorio.

Parrebbe però che già in epoca preistorica fosse stato costruito come termine di congiunzione e necessario mezzo di approdo tra la stazione celtica premariacchese e la frazione di Ipplis. Nonostante ciò furono i Romani a costruire l’attuale ponte in pietra, necessario sia per il commercio che per il passaggio degli eserciti in quanto resistente ai robusti carichi e ai pedoni.

Distrutto una prima volta nel 1418 per ragioni di guerra, fu ricostruito in legno per poi essere nuovamente distrutto dalla furia delle acque, ricostruito questa volta in pietra dalla famiglia Mangilli, che ne percepiva il pedaggio. Infine subì un’ultima distruzione nel 1917 da parte degli italiani che tentarono di ritardare il passaggio degli eserciti austro-ungarico e tedesco durante la Prima Guerra Mondiale e infine ricostruito.